Prefazione - Il Dio prodigo
La fede cristiana è spesso oggetto di travisamenti, sia da parte di chi si professa cristiano, sia da parte di chi si pone a distanza critica. Per alcuni essere credenti significa aderire a un codice di valori che stabilisce cosa sia giusto e cosa non sia giusto fare. La fede diventa allora un’ubbidienza impersonale a una morale, in genere perbenista, talvolta individualista. Per altri essere cristiani vuol dire fare tutto ciò che pare sapendo che nella vita non c’è nulla di definitivo e stabile. La fede è allora un’esplorazione continua alla ricerca di se stessi, in genere permissivista, talvolta lassista. Grosso modo, il primo cristianesimo è caratterizzato come “conservatore”, il secondo come “progressista”.
Tuttavia, per quanto diffusi e popolari, questi percorsi sono degenerazioni della fede per un motivo semplice: sbagliano nell’individuare il centro, il cuore, il DNA del vangelo, che è l’incontro con il Gesù della Bibbia che trasforma le vite. Così facendo, lo sostituiscono con una caricatura della moralità o con una caricatura della libertà. Il risultato è un cristianesimo “mostruoso”.
La soluzione non sta in qualche correttivo qua e là: per scoprire la profondità, la bellezza, la concretezza del cristianesimo bisogna riorientare la fede in senso complessivo a partire dal vangelo, collegando la moralità e la libertà alla relazione viva con Gesù. Se si conosce Gesù, allora l’etica cristiana diventa una risposta coinvolgente che accompagna la vita, non un codice morale cui aderire passivamente.
Se si conosce Gesù, allora la libertà cristiana può essere responsabile, non l’occasione di fare tutto e il contrario di tutto. L’innesco della vita di fede è la buona notizia che Gesù Cristo è venuto ad annunciare e a realizzare. Se non si passa dal vangelo, il cristianesimo sarà moralistico o libertario, ma non sarà cristianesimo.
Nella sua quasi trentennale esperienza di predicatore del vangelo e di apologeta della fede cristiana Tim Keller non fa altro che esplorare i vicoli ciechi del cristianesimo “conservatore” e “progressista” e suggerire l’unico percorso che può far uscire dall’impasse moralista e da quella libertaria: l’ascolto del vangelo per incontrare il Dio che si è fatto uomo.
Il Dio prodigo mette a nudo gli schemi perbenisti e permissivisti dei due figli della famosa parabola. Le due varianti fanno acqua da tutte le parti. Il libro mette anche in risalto l’amore appassionato del Padre che li scuote entrambi, invitandoli a uscire dai loro progetti fallimentari per scoprire cosa significhi vivere pienamente e liberamente. Questo libro è per te, per tutti noi.
Leonardo De Chirico www.brecciadiroma.it